[ᴇɴ/ɪᴛ] 2021-02-19 - Perceived setting / Ambientazione percepita


EN - English Version

As I wrote, I’d like to write a bit more in order to dig into RAM.
In this first devlog I explore a few things about Giorgio by Moroder more as “game material” than as a musical choice.

In the rules of RAM, I wrote that this game experience does not have a setting.

You choose where his or her story is set.

You do the setup, creating both a character and the initial event, then use the music to play the game. That’s it.

There is a “but”.
Whether listening to the song for the first time or remembering the electronic production of Daft Punk, the quickest association you can make is, for example, “I’m not going to play a noir/police story.”
Nothing stops you from imagining that kind of story, but it’s okay to think that.

The musical genre of the song, according to the pop culture that I and (I imagine) you are familiar with, expects the setting to be most easily associated with something futuristic, full of technology and computers.

“Wait a second, I know the synthesizer / Why don’t I use the synthesizer which is the sound of the future?”

This is what I mean by Perceived Setting.

If you don’t have a default setting and it’s explained to you that you’re free to do what you want, BUT something in the game (not the rules) guides you toward a choice, how betrayed do you feel?
Do you feel your choice of “where to set the story” is disregarded, or do you take that hint to play through it?

Some might call paragame this use of parts of the game.
I didn’t realize this until after the first draft and it’s something I’d like to experiment with more. Explore better.

Of course, in the case of RAM, I hadn’t thought at all about using other tracks or trying to write a more abstract ruleset that would fit more situations and music. I just tried to put this experience of playing on paper for others to try out what I had in mind.
I don’t even think it works with anything else. I think I’ll write about it.

You who read, if you tried RAM, what did you play?

Note: My English is not good at all. If you find something you don’t understand, please let me know!


IT - Versione italiana

Come ho scritto, vorrei scrivere qualcosa in più per approfondire RAM.
In questo primo primo devlog esploro alcune cose che riguardano Giorgio by Moroder più come “materiale di gioco” che come scelta musicale.

Nel regolamento di RAM ho scritto che questa esperienza di gioco non ha un setting

“Scegli tu dove è ambientata la storia”.

Fai il setup, creando un personaggio e l’evento iniziale, poi usi la musica per giocare. Fine.

C’è un “però”.
Sia ascoltando per la prima volta il brano, sia ricordando la produzione elettronica dei Daft Punk, l’associazione più veloce che puoi fare è, per esempio, “non giocherò una storia noir/poliziesca”.
Nulla vieta di immaginare quel tipo di storia, ma è normale pensarlo.

Il genere musicale del brano, secondo la cultura pop a cui io e, immagino, te siamo abituati, prevede che il setting sia associato più facilmente a qualcosa di futuristico, intriso di tecnologia e di computer.

“Wait a second, I know the synthesizer / Why don’t I use the synthesizer which is the sound of the future?”

Questo intendo con Ambientazione Percepita.

Se non hai un setting predefinito e ti viene spiegato che sei libero di fare ciò che vuoi, MA qualche cosa del gioco (non il regolamento) ti guida verso una scelta, quanto ti senti tradito?
Senti disattesa la tua scelta di dove ambientare la storia o prendi quell’imbeccata per giocarci sopra?

Qualcuno potrebbe chiamare paragame questo utilizzo di parti del gioco.
Me ne sono accorto solo dopo la prima stesura ed è una cosa che mi piacerebbe sperimentare meglio. Anzi, esplorare meglio.

Chiaro che nel caso di RAM non avevo minimamente pensato all’uso di altri brani o al provare a scrivere un regolamento più astratto che si adattasse a più situazioni e musica. Ho solo provato a mettere per iscritto questa esperienza di gioco per far provare ad altri quel che avevo in mente.
Non credo neanche che funzioni con qualcosa d’altro. Ne scriverò.

Tu che leggi, se hai provato RAM, cosa hai giocato?

Get RAM

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